La collaborazione con il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’Università di Bologna e con la Facoltà di Psicologia di Cesena riguarda il fenomeno del disagio psichico post ictus (PDS).
Il disagio psichico (ansia, depressione, confusione mentale e disturbi del comportamento) può influenzare il recupero funzionale del paziente con esiti di ictus.
Dai risultati ottenuti da studi di ricerca emerge l’importanza di una diagnosi tempestiva del suddetto disagio e del conseguente trattamento dello stesso. Infatti il paziente con PSD presenta, a parità di lesione organica e di limitazione neurologica, una disabilità funzionale maggiore del “non depresso” e inoltre, in ambito riabilitativo, dimostra una minore partecipazione al progetto di recupero complessivo, influenzandone di conseguenza gli esiti.
Evidenze cliniche e studi scientifici dimostrano che esiste anche una significativa relazione tra l’andamento del recupero funzionale del paziente con ictus e lo stato psicologico del familiare di riferimento. La funzione di quest’ultimo è non solo di natura assistenziale, ma anche, e soprattutto, di vicinanza affettiva, di supporto alla motivazione e di integrazione ai trattamenti rieducativi sin dalle fasi più precoci. Il carico fisico ed emotivo che tale ruolo comporta, predispone il familiare di riferimento alla manifestazione di un disagio psicologico, in particolare di natura depressiva che, oltre ad incidere sulla sua qualità della vita, influenza negativamente la qualità delle cure fornite al paziente.